È una terapia manuale che agisce sulla fascia e si prefigge di alleviare il dolore e le disfunzioni dell’apparato locomotore trattando la fascia corporis. La manipolazione neuroconnettivale, o della fascia, nasce dagli studi del fisioterapista Luigi Stecco, dimostrandosi un valido approccio nel trattamento delle disfunzioni e dei dolori a carico dell’apparato locomotore. In anatomia si osserva come il tessuto connettivo denso che costituisce la fascia, sia una struttura senza soluzione di continuità che ricopre e penetra i singoli muscoli coordinandone l’azione nei tre piani dello spazio. Fattori interni o esterni sono in grado di incidere sulla normale omeostasi fasciale stimolando il tessuto connettivo stesso ad una reazione protettiva di ispessimento e sovrapposizione delle proprie fibre collagene all’origine di dolori o sofferenze muscoloscheletriche.
In che cosa consiste il trattamento?
Durante la prima seduta il terapista farà un’accurata anamnesi i cui verranno prese in considerazione:
- la storia della malattia del paziente,
- dolori e problematiche concomitanti e precedenti che possono essere in relazione con il dolore principale per cui arriva il paziente.
Successivamente attraverso l’analisi del movimentodoloroso riferito dal paziente, e la verifica della presenza di alterazioni tissutali mediante l’indagine palpatoria sarà possibile risalire alla zona di tessuto da trattare.
L’intervento manipolativo, mirato ad un preciso punto del corpo, è in grado di restituire elasticità e scorrevolezza alla fascia.
Su quali patologie è possibile intervenire con il trattamento manipolativo della fascia?
La manipolazione della fascia può trovare la sua applicazione nel trattamento di numerose affezioni e dolori del sistema muscoloscheletrico:
- Periartrite scapolo – omerale
- Epicondilite
- Cervicalgia
- Lombalgia
- Gonalgia
- Tendiniti
- Esiti di immobilizzazioni post-traumatiche (es. dopo fratture, distorsioni, lussazioni, strappi, ecc…)
- In alcune forme di sofferenze nervose.